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sabato 27 novembre 2010

Il Chakra

Il Chakra

Il Chakra è l'energia ricavata dall'impasto fra quella corporea (o fisica) e quella spirituale (o mentale) che serve al ninja per attivare gran parte delle sue tecniche (Ninjutsu e Genjutsu). Circola in quasi tutto il corpo tramite il sistema circolatorio del chakra, arrivando a contatto con tutte le cellule dell'organismo. Nel sistema circolatorio del chakra esistono zone che ne controllano l'afflusso (per esempio le Otto Porte) o di addensamento (per esempio i punti di fuga). Uno sbagliato impasto del chakra comporta la mal riuscita della tecnica, infatti se l'impasto del chakra è eccessivo si finisce col consumarlo inutilmente, mentre se non se ne possiede abbastanza la tecnica non si attiva e si azzera la riserva rimanente, rischiando anche la morte. Una volta impastato se il controllo non è preciso la tecnica risulterà più debole o meno efficace. Il Taijustu non richiede un impasto del chakra visto che si utlizza direttamente l'energia corporea senza doverla mischiare con quella mentale.
Il Chakra Elementale

Per poter attuare una tecnica elementale un ninja ha bisogno di impastare il suo chakra e poi proiettarlo verso l'esterno dandogli una forma.
Quasi tutti hanno un chakra con un'affinità elementale personale, che può essere di fuoco, vento, acqua, fulmine o terra (appunto i cinque elementi che danno il nome alle cinque grandi terre dei ninja), per poi modificare la natura del proprio chakra per avvicinarsi ad uno di questi elementi; pertanto chi ha un chakra affine all'elemento acqua è capace di eseguire tecniche di tipo acqua e non di terra.

Tra i Jonin molto spesso si trovano diversi ninja con più di una affinità elementale, per esempio Asuma ha affinità sia per fuoco che per vento, mentre Kakashi con fulmine, acqua e terra. Alcuni ninja sono in grado di utilizzare due elementi in contemporanea, cosa possibile unicamente quando si è un possesso di una Abilità Innata di tipo elementale, come ad esempio quella di Haku che combinava vento e acqua per ottenere l'elemento ghiaccio o Yamato che unisce terra e acqua per avere un nuovo elemento, il legno.
Per attivare una tecnica elementale bisogna impastare il proprio chakra introducendo le caratteristiche dell'elemento scelto e poi proiettarlo verso l'esterno controllandone la forma. Questi due processi vengono chiamati Alterazione delle proprietà del chakra e l'Alterazione della forma del chakra. Un esempio semplice è il Mille Falchi (Chidori), prima si alterano le proprietà del chakra, trasformandolo in qualcosa di simile alla corrente elettrica, successivamente se ne altera la forma, scaricandolo come un fulmine. Queste due fasi determinano la potenza e il raggio d'azione della tecnica.
Come già detto esistono cinque tipi basilari di alterazione delle proprietà del chakra, fuoco, vento, acqua, fulmine e terra. Per capire a quale alterazione delle proprietà si è portati si utilizza un foglietto di carta sensibile al chakra, ricavato da un albero che cresce assorbendo il chakra, nel quale si trasmette il proprio chakra. La predisposizione ad un elemento genera uno specifico effetto: la predisposizione all'elemento fulmine fa accartocciare il foglietto, il vento invece lo taglia, il fuoco lo brucia, l'acqua lo bagna e la terra lo sgretola.
I cinque elementi sono tra loro connessi, ogni elemento è infatti inferiore a quello che lo precede e superiore a quello che lo segue. Per esempio l'elemento fuoco è superiore a quello del vento ma inferiore a quello d'acqua, infatti il fuoco viene alimentato col vento mentre viene spento dall'acqua. Se quindi due tecniche di pari livello di potenza si scontrassero, quella di elemento vento non farebbe altro che aumentare la potenza di quella di fuoco. Inoltre se si usano insieme una tecnica di vento con una di fuoco questa unione risulterebbe difficile da contrastare anche per una tecnica di elemento acqua.
Per gli altri tipi di tecniche come il Controllo dell'Ombra di Shikamaru, la tecnica dell'Espansione di Choji, o le arti mediche e illusorie, Kishimoto non ha ancora dato delucidazioni, si sa solo che esistono anche le alterazioni delle proprietà degli elementi di ombra e luce (yin e yang).
Rotazione

Per impastare il chakra c'è bisogno di mescolare le energie (psichica e corporea), e quindi chiunque inconsciamente le fa ruotare all'interno del corpo per impastarle. Quando questo accade, la direzione di questa rotazione cambia a seconda della persona. Se per muovere il chakra si utilizza una rotazione contraria alla propria le correnti del chakra si respingono reciprocamente impedendo una rotazione vigorosa. In genere si intuisce da soli a quale rotazione si appartiene. Se questo non avviene si può capire la giusta rotazione dalla direzione di crescita dei capelli: se crescono in senso orario si ha la rotazione destra, se crescono in senso antiorario si ha quella sinistra.

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